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lunedì 9 novembre 2009

VARIE SU FINANZA & TRIBUTI









Normativa





Decreto Ministero dell'economia e delle finanze 8/10/2009





Anticipazione ai comuni interessati dagli eventi tellurici del 6 aprile 2009, dei tributi di spettanza sospesi per effetto dell'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3780 del 6 giugno 2009





Decreto Presidente Consiglio Ministri 30/9/2009





Rideterminazione delle compartecipazioni regionali all'imposta sul valore aggiunto e all'accisa sulle benzine e delle aliquote dell'addizionale regionale all'IRPEF, per l'anno 2008, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56





Giurisprudenza





Ordinanza Corte Costituzionale 6/11/2009 n. 284





Bilancio e contabilità pubblica - Patto di stabilità interno delle regioni e delle province autonome - Il complesso delle spese finali di ciascuna Regione ordinaria non può essere superiore per gli anni 2009, 2010 e 2011 al complesso delle corrispondenti spese finali dell'anno precedente opportunamente corretto - Determinazione del complesso delle spese finali quale somma delle spese correnti ed in conto capitale, al netto delle spese per la sanità e delle spese per la concessione di crediti - Sospensione del potere delle Regioni di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad esse attribuiti dallo Stato





Ordinanza Corte Costituzionale 6/11/2009 n. 291





Riscossione delle imposte - Ricorso avverso cartella di pagamento priva dell'indicazione del responsabile del procedimento - Nullità per omessa indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e del procedimento di emissione e di notificazione della cartella di pagamento - Prevista nullità delle sole cartelle di pagamento emesse in relazione ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° giugno 2008 - Art. 36, c. 4 ter, secondo periodo, del decreto legge 31/12/2007, n. 248, legge di conversione 28/02/2008, n. 31





Interrogazione parlamentare 20/10/2009 n. 5-01970





IRAP - esenzione - applicazione alle aziende pubbliche per i servizi alla persona





Interrogazione parlamentare 20/10/2009 n. 5-01972





Tariffa di Igiene Ambientale - inapplicabilità dell'IVA - Attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 2009





Corte di Cassazione Civile 16/10/2009 n. 21970





ICI - Base imponibile - rendita presunta - avviso di liquidazione o avviso di accertamento - procedura dell'art. 11 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504





Corte di Cassazione Civile 14/10/2009 n. 21774





Imposta comunale sulla pubblicità - Tariffa speciale - applicazione se la strada è classificata in categoria speciale





Ordinanza Corte di Cassazione Civile 30/9/2009 n. 21026





Notificazione dell'avviso di accertamento - A mezzo posta





Prassi





Comunicato Ministero dell'interno 2/11/2009





Pagamento terza rata contributo ordinario 2009 per enti inadempienti - al 30 settembre 2009 - con la presentazione delle certificazioni di bilancio

VARIE SU FINANZA & TRIBUTI





Normativa


Decreto Ministero dell'economia e delle finanze 8/10/2009


Anticipazione ai comuni interessati dagli eventi tellurici del 6 aprile 2009, dei tributi di spettanza sospesi per effetto dell'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3780 del 6 giugno 2009


Decreto Presidente Consiglio Ministri 30/9/2009


Rideterminazione delle compartecipazioni regionali all'imposta sul valore aggiunto e all'accisa sulle benzine e delle aliquote dell'addizionale regionale all'IRPEF, per l'anno 2008, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56


Giurisprudenza


Ordinanza Corte Costituzionale 6/11/2009 n. 284


Bilancio e contabilità pubblica - Patto di stabilità interno delle regioni e delle province autonome - Il complesso delle spese finali di ciascuna Regione ordinaria non può essere superiore per gli anni 2009, 2010 e 2011 al complesso delle corrispondenti spese finali dell'anno precedente opportunamente corretto - Determinazione del complesso delle spese finali quale somma delle spese correnti ed in conto capitale, al netto delle spese per la sanità e delle spese per la concessione di crediti - Sospensione del potere delle Regioni di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad esse attribuiti dallo Stato


Ordinanza Corte Costituzionale 6/11/2009 n. 291


Riscossione delle imposte - Ricorso avverso cartella di pagamento priva dell'indicazione del responsabile del procedimento - Nullità per omessa indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e del procedimento di emissione e di notificazione della cartella di pagamento - Prevista nullità delle sole cartelle di pagamento emesse in relazione ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° giugno 2008 - Art. 36, c. 4 ter, secondo periodo, del decreto legge 31/12/2007, n. 248, legge di conversione 28/02/2008, n. 31


Interrogazione parlamentare 20/10/2009 n. 5-01970


IRAP - esenzione - applicazione alle aziende pubbliche per i servizi alla persona


Interrogazione parlamentare 20/10/2009 n. 5-01972


Tariffa di Igiene Ambientale - inapplicabilità dell'IVA - Attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 2009


Corte di Cassazione Civile 16/10/2009 n. 21970


ICI - Base imponibile - rendita presunta - avviso di liquidazione o avviso di accertamento - procedura dell'art. 11 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504


Corte di Cassazione Civile 14/10/2009 n. 21774


Imposta comunale sulla pubblicità - Tariffa speciale - applicazione se la strada è classificata in categoria speciale


Ordinanza Corte di Cassazione Civile 30/9/2009 n. 21026


Notificazione dell'avviso di accertamento - A mezzo posta


Prassi


Comunicato Ministero dell'interno 2/11/2009


Pagamento terza rata contributo ordinario 2009 per enti inadempienti - al 30 settembre 2009 - con la presentazione delle certificazioni di bilancio

giovedì 26 febbraio 2009

I Ticket restaurant: aspetti operativi e fiscali

SOMMARIO
Il tema di ticket resturant si pone sotto un triplice aspetto: quello delle imprese che acquistano servizi sostitutivi di mensa aziendale, quello delle imprese di ristorazione collettiva che vendono i ticket restaurant e quello dei pubblici esercizi che poi forniscono beni e servizi dietro presentazione dei buoni pasto. Importanti appaiono i riflessi in termini di imposizione diretta e IVA della compravendita di servizi sostitutivi di mensa aziendale, con questioni non sempre pienamente condivise.
Aspetti generali
Non è inusuale che i datori di lavoro, in ossequio alla contrattazione collettiva nazionale e/o aziendale, siano obbligati a fornire pasti ai propri dipendenti:
1. nella forma tradizionale della mensa aziendale o interaziendale;
2. consegnando ai dipendenti buoni – pasto;
3. installando presso gli uffici, distributori automatici di alimenti e bevande;
4. riconoscendo ai dipendenti un'indennità di mensa;
5. rimborsando ai dipendenti in trasferta le spese di vitto;
6. utilizzando un sistema misto tra le soluzioni indicate in precedenza.
Quando il datore di lavoro decide di utilizzare il sistema dei buoni – pasto (ticket restaurant) allora si instaurano due distinti rapporti: il primo che riguarda la fornitura di buoni – pasto all'impresa datrice di lavoro, da parte dell'impresa di ristorazione collettiva che emette e gestisce i ticket restaurant; il secondo che si instaura tra l'esercizio convenzionato che effettua le somministrazioni di alimenti e bevande e l'impresa collettiva di ristorazione, che succesivamente procede alla fatturazione delle somministrazioni appaltate ed effettuate. In particolare, la normativa che regola l'affidamento e la gestione dei servizi sostitutivi di mensa, è contenuta del D.P.C.M. del 18/11/2005, in G.U. n. 13 del 17/01/2006.
Lo schema di funzionamento del servizio di ticket restaurant
Aspetti IVA dei servizi sostitutivi di mensa
Le prestazioni concernenti servizi sostitutivi di mensa aziendale, oggetto dei contratti, anche d'appalto, poste in essere dall'imprese di ristorazione collettiva, nei confronti dei datori di lavoro, mediante l'utilizzazione di appositi ticket restaurant, sono soggette ad aliquota IVA del 4%; mentre la fatturazione delle somministrazioni effettuate dagli esercizi convenzionati nei confronti dell'impresa di ristorazione collettiva, trattandosi in ogni caso di servizi di somministrazione di alimenti e bevande, avverrà con aliquota del 10%, se si tratta di pubblici esercizi. Va sottolineato che nel tempo il numero degli esercizi convenzionati è aumentato fino a comprendere:
a) esercizi di vendita al dettaglio di prodotti di gastronomia;
b) esercizi di vendita di prodotti alimentari di vicinato;
c) esercizi di vendita di prodotti a! limentari nella forma della grande distribuzione, i quali considerano i buoni-pasto, titoli di legittimazione utilizzabili a saldo della fornitura, che ovviamente può contemplare merci sottoposte ad aliquote IVA differenti.
In quest'ultimo caso la fatturazione a carico dell'impresa gerente il servizio sostitutivo di mensa, dovrebbe avvenire tenendo conto delle differenti aliquote applicate per la fornitura dei prodotti, da parte degli esercizi convenzionati.
Il regime di detraibilità I. V. A. dei servizi sostitutivi di mensa aziendale
Per quanto attiene il rapporto al 4 % tra l'impresa fornitrice dei ticket restaurant e il datore di lavoro, non vi sono oggi dubbi sulla detraibilità dell'IVA, almeno per le forniture eseguite a decorrere dal 01/09/2008. Da tale data come è noto, è stata abrogata con il D.L. 25/06/2008 n. 112, convertito in L. 06/08/2008 n. 133, quella parte dell'art. 19 bis1 del Decreto IVA, che escludeva la detrazione dell'IVA per le spese di ristorazione sostenute dall'imprese, tra le quali è possibile includere i servizi sostitutivi di mensa aziendale a favore dei dipendenti. Il diritto alla detrazione dell'IVA sui servizi sostitutivi di mensa, resterebbe in ogni caso condizionato, unicamente, dal «principio di inerenza» di tali spese rispetto all'attività dell'impresa utilizzatrice. Anche l'IVA al 10%, rigu! ardante il rapporto tra l'esercizio convenzionato e l'impresa fornitrice di servizi sostitutivi di mensa aziendale, sarà detraibile se relativo a servizi acquistati nell'esercizio dell'impresa, ai sensi dell'art. 19 del D.P.R. n. 633/1972 .
a cura del Dott. E. Larocca in www.commercialistatelematico.com

I Ticket restaurant: aspetti operativi e fiscali

SOMMARIO
Il tema di ticket resturant si pone sotto un triplice aspetto: quello delle imprese che acquistano servizi sostitutivi di mensa aziendale, quello delle imprese di ristorazione collettiva che vendono i ticket restaurant e quello dei pubblici esercizi che poi forniscono beni e servizi dietro presentazione dei buoni pasto. Importanti appaiono i riflessi in termini di imposizione diretta e IVA della compravendita di servizi sostitutivi di mensa aziendale, con questioni non sempre pienamente condivise.
Aspetti generali
Non è inusuale che i datori di lavoro, in ossequio alla contrattazione collettiva nazionale e/o aziendale, siano obbligati a fornire pasti ai propri dipendenti:
1. nella forma tradizionale della mensa aziendale o interaziendale;
2. consegnando ai dipendenti buoni – pasto;
3. installando presso gli uffici, distributori automatici di alimenti e bevande;
4. riconoscendo ai dipendenti un'indennità di mensa;
5. rimborsando ai dipendenti in trasferta le spese di vitto;
6. utilizzando un sistema misto tra le soluzioni indicate in precedenza.
Quando il datore di lavoro decide di utilizzare il sistema dei buoni – pasto (ticket restaurant) allora si instaurano due distinti rapporti: il primo che riguarda la fornitura di buoni – pasto all'impresa datrice di lavoro, da parte dell'impresa di ristorazione collettiva che emette e gestisce i ticket restaurant; il secondo che si instaura tra l'esercizio convenzionato che effettua le somministrazioni di alimenti e bevande e l'impresa collettiva di ristorazione, che succesivamente procede alla fatturazione delle somministrazioni appaltate ed effettuate. In particolare, la normativa che regola l'affidamento e la gestione dei servizi sostitutivi di mensa, è contenuta del D.P.C.M. del 18/11/2005, in G.U. n. 13 del 17/01/2006.
Lo schema di funzionamento del servizio di ticket restaurant
Aspetti IVA dei servizi sostitutivi di mensa
Le prestazioni concernenti servizi sostitutivi di mensa aziendale, oggetto dei contratti, anche d'appalto, poste in essere dall'imprese di ristorazione collettiva, nei confronti dei datori di lavoro, mediante l'utilizzazione di appositi ticket restaurant, sono soggette ad aliquota IVA del 4%; mentre la fatturazione delle somministrazioni effettuate dagli esercizi convenzionati nei confronti dell'impresa di ristorazione collettiva, trattandosi in ogni caso di servizi di somministrazione di alimenti e bevande, avverrà con aliquota del 10%, se si tratta di pubblici esercizi. Va sottolineato che nel tempo il numero degli esercizi convenzionati è aumentato fino a comprendere:
a) esercizi di vendita al dettaglio di prodotti di gastronomia;
b) esercizi di vendita di prodotti alimentari di vicinato;
c) esercizi di vendita di prodotti a! limentari nella forma della grande distribuzione, i quali considerano i buoni-pasto, titoli di legittimazione utilizzabili a saldo della fornitura, che ovviamente può contemplare merci sottoposte ad aliquote IVA differenti.
In quest'ultimo caso la fatturazione a carico dell'impresa gerente il servizio sostitutivo di mensa, dovrebbe avvenire tenendo conto delle differenti aliquote applicate per la fornitura dei prodotti, da parte degli esercizi convenzionati.
Il regime di detraibilità I. V. A. dei servizi sostitutivi di mensa aziendale
Per quanto attiene il rapporto al 4 % tra l'impresa fornitrice dei ticket restaurant e il datore di lavoro, non vi sono oggi dubbi sulla detraibilità dell'IVA, almeno per le forniture eseguite a decorrere dal 01/09/2008. Da tale data come è noto, è stata abrogata con il D.L. 25/06/2008 n. 112, convertito in L. 06/08/2008 n. 133, quella parte dell'art. 19 bis1 del Decreto IVA, che escludeva la detrazione dell'IVA per le spese di ristorazione sostenute dall'imprese, tra le quali è possibile includere i servizi sostitutivi di mensa aziendale a favore dei dipendenti. Il diritto alla detrazione dell'IVA sui servizi sostitutivi di mensa, resterebbe in ogni caso condizionato, unicamente, dal «principio di inerenza» di tali spese rispetto all'attività dell'impresa utilizzatrice. Anche l'IVA al 10%, rigu! ardante il rapporto tra l'esercizio convenzionato e l'impresa fornitrice di servizi sostitutivi di mensa aziendale, sarà detraibile se relativo a servizi acquistati nell'esercizio dell'impresa, ai sensi dell'art. 19 del D.P.R. n. 633/1972 .
a cura del Dott. E. Larocca in www.commercialistatelematico.com

Decreto flussi: le istruzioni per le domande di nulla osta per il lavoro in somministrazione

Le agenzie per il lavoro possono fare domanda di nulla osta per l’ingresso di lavoratori non comunitari per motivi di lavoro in somministraz...