giovedì 3 settembre 2009

Procedimenti ex zrt. 702 bis e ss. cpc, L. 69/09: Chiarimenti da Via Arenula


Contributo unificato. Procedimenti art.702 bis e ss. cpc, L.69/09


mercoledì 02 settembre 2009
Chiarimenti. Circolare Ministero della Giustizia, 4 agosto 2009

CONTRIBUTO UNIFICATO - Riforma c.p.c.Procedimenti Art. 702 bis, Art. 702 ter, Art. 702 quarter c.p.c.
Legge 18 giugno 2009 n. 69 Chiarimenti del Ministero della Giustizia
- Circolare del 4 agosto 2009 -


Nella Circolare
>>… si ritiene che al nuovo procedimento sommario di cognizione, disciplinato dall’art. 702-bis c.p.c. debba applicarsi la riduzione del contributo unificato prevista dall’art. 13, comma 3 del Testo Unico delle spese di giustizia, alla luce del testuale riferimento ivi contenuto ai processi speciali previsti nel libro quarto, titolo I, del codice di procedura civile.
>>Nei casi in cui il procedimento prosegua con rito ordinario ai sensi del terzo comma dell’art. 702-ter c.p.c., … deve ritenersi che la parte che ha versato il contributo unificato iniziale debba effettuare l’integrazione per la metà non pagata del contributo medesimo.
>> … per il procedimento di appello, di cui all’articolo 702 quater c.p.c., il contributo unificato è dovuto per intero. …

Per saperne di più,
vedi al sito
www.ordineavvocatinola.it

Procedimenti ex zrt. 702 bis e ss. cpc, L. 69/09: Chiarimenti da Via Arenula


Contributo unificato. Procedimenti art.702 bis e ss. cpc, L.69/09


mercoledì 02 settembre 2009
Chiarimenti. Circolare Ministero della Giustizia, 4 agosto 2009

CONTRIBUTO UNIFICATO - Riforma c.p.c.Procedimenti Art. 702 bis, Art. 702 ter, Art. 702 quarter c.p.c.
Legge 18 giugno 2009 n. 69 Chiarimenti del Ministero della Giustizia
- Circolare del 4 agosto 2009 -


Nella Circolare
>>… si ritiene che al nuovo procedimento sommario di cognizione, disciplinato dall’art. 702-bis c.p.c. debba applicarsi la riduzione del contributo unificato prevista dall’art. 13, comma 3 del Testo Unico delle spese di giustizia, alla luce del testuale riferimento ivi contenuto ai processi speciali previsti nel libro quarto, titolo I, del codice di procedura civile.
>>Nei casi in cui il procedimento prosegua con rito ordinario ai sensi del terzo comma dell’art. 702-ter c.p.c., … deve ritenersi che la parte che ha versato il contributo unificato iniziale debba effettuare l’integrazione per la metà non pagata del contributo medesimo.
>> … per il procedimento di appello, di cui all’articolo 702 quater c.p.c., il contributo unificato è dovuto per intero. …

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domenica 30 agosto 2009

Rifacimento centrale Termica: Atto di Straordinaria Manutenzione

Il rifacimento della centrale termica costituisce atto di straordinaria manutenzione

Cassazione, Sez. II, del 14 novembre 2008, n. 27287

L’avvenuta sostituzione della caldaia per vetustà e lo spostamento della centrale per adeguarla alle nuove normative antincendio costituiscono atto di straordinaria manutenzione, in quanto diretto semplicemente a ripristinare la funzionalità dell’impianto e non a creare una modificazione sostanziale o funzionale della cosa comune.

Rifacimento centrale Termica: Atto di Straordinaria Manutenzione

Il rifacimento della centrale termica costituisce atto di straordinaria manutenzione

Cassazione, Sez. II, del 14 novembre 2008, n. 27287

L’avvenuta sostituzione della caldaia per vetustà e lo spostamento della centrale per adeguarla alle nuove normative antincendio costituiscono atto di straordinaria manutenzione, in quanto diretto semplicemente a ripristinare la funzionalità dell’impianto e non a creare una modificazione sostanziale o funzionale della cosa comune.

Inerzia comproprietari e sistemazione impianto elettrico parti comuni



Inerzia dei comproprietari, sistemazione impianto elettrico delle parti comuni

Tribunale Modena, Sez.II, 24 febbraio 2009

In una situazione di inerzia di tutti i comproprietari di un immobile che, dopo sopralluoghi di tecnici incaricati, non hanno assunto alcuna decisione sullo svolgimento di opere di sistemazione dell’impianto elettrico delle parti comuni, ai sensi dell’art. 1105, comma 4, c.c., il giudice può disporre la convocazione dell’assemblea, a cura del condomino più diligente, per l’adozione delle ulteriori determinazioni in proposito.

Valter Marchetti, Foro di Savona

Inerzia comproprietari e sistemazione impianto elettrico parti comuni



Inerzia dei comproprietari, sistemazione impianto elettrico delle parti comuni

Tribunale Modena, Sez.II, 24 febbraio 2009

In una situazione di inerzia di tutti i comproprietari di un immobile che, dopo sopralluoghi di tecnici incaricati, non hanno assunto alcuna decisione sullo svolgimento di opere di sistemazione dell’impianto elettrico delle parti comuni, ai sensi dell’art. 1105, comma 4, c.c., il giudice può disporre la convocazione dell’assemblea, a cura del condomino più diligente, per l’adozione delle ulteriori determinazioni in proposito.

Valter Marchetti, Foro di Savona

proprietà individuale, edificio in condominio, concreta situazione fattuale

Proprietà individuale, edificio in condominio, concreta situazione fattuale.

Cassazione civile, Sezione II, 20 luglio 2009, n.16829

Il fatto che una proprietà individuale sia compresa o meno in un determinato edificio in condominio, non dipende da ciò che in proposito sia stato eventualmente convenuto nel relativo atto di acquisto, bensì deve essere correlato ad una concreta situazione fattuale, consistente nella effettiva inclusione o meno del bene in quel compendio immobiliare.

Valter Marchetti, Foro di Savona

proprietà individuale, edificio in condominio, concreta situazione fattuale

Proprietà individuale, edificio in condominio, concreta situazione fattuale.

Cassazione civile, Sezione II, 20 luglio 2009, n.16829

Il fatto che una proprietà individuale sia compresa o meno in un determinato edificio in condominio, non dipende da ciò che in proposito sia stato eventualmente convenuto nel relativo atto di acquisto, bensì deve essere correlato ad una concreta situazione fattuale, consistente nella effettiva inclusione o meno del bene in quel compendio immobiliare.

Valter Marchetti, Foro di Savona

Convalida di sfratto ed emendatio/mutatio libelli



Procedimento per convalida di sfratto, il locatore può ampliare la domanda

Cass. civ., Sez. III, Sentenza 5 Marzo 2009 , n. 5356

Nel procedimento per convalida di sfratto, l'opposizione dell'intimato ai sensi dell'articolo 665 c.p.c. determina la conclusione del procedimento a carattere sommario e l'instaurazione di un nuovo e autonomo procedimento con rito ordinario, nel quale le parti possono esercitare tutte le facoltà connesse alle rispettive posizioni, ivi compresa per il locatore la possibilità di chiedere la risoluzione per inadempimento del conduttore in relazione al mancato pagamento di canoni od oneri condominiali non considerati nel ricorso per convalida di sfratto; e per il conduttore la possibilità di dedurre nuove eccezioni e di spiegare domanda riconvenzionale.

E' quindi ammissibile l'ampliamento della domanda contenuta nell’atto di intimazione, sempre che avvenga tempestivamente, con la memoria integrativa degli atti introduttivi del giudizio, ex art. 426 c.p.c.

Convalida di sfratto ed emendatio/mutatio libelli



Procedimento per convalida di sfratto, il locatore può ampliare la domanda

Cass. civ., Sez. III, Sentenza 5 Marzo 2009 , n. 5356

Nel procedimento per convalida di sfratto, l'opposizione dell'intimato ai sensi dell'articolo 665 c.p.c. determina la conclusione del procedimento a carattere sommario e l'instaurazione di un nuovo e autonomo procedimento con rito ordinario, nel quale le parti possono esercitare tutte le facoltà connesse alle rispettive posizioni, ivi compresa per il locatore la possibilità di chiedere la risoluzione per inadempimento del conduttore in relazione al mancato pagamento di canoni od oneri condominiali non considerati nel ricorso per convalida di sfratto; e per il conduttore la possibilità di dedurre nuove eccezioni e di spiegare domanda riconvenzionale.

E' quindi ammissibile l'ampliamento della domanda contenuta nell’atto di intimazione, sempre che avvenga tempestivamente, con la memoria integrativa degli atti introduttivi del giudizio, ex art. 426 c.p.c.

Riscaldamento centralizzato: validità della delibera e relazione tecnica di conformità



Sostituzione dell'impianto di riscaldamento centralizzato, validità della delibera, relazione tecnica di conformità

Cass. civ., sez. II, 20 febbraio 2009, n. 4216

Nel caso in cui l'assemblea deliberi - a maggioranza delle quote millesimali ed in conformità agli obiettivi di risparmio energetico di cui alla legge n. 10 del 1991 -, la sostituzione dell'impianto di riscaldamento centralizzato a gasolio con autonomi impianti a gas metano, non occorre, ai fini della validità della delibera, che questa sia corredata del progetto e della relazione tecnica di conformità, poiché la legge distingue la fase deliberativa da quella attuativa, attribuendo alla prima la mera valutazione di convenienza economica della trasformazione ed alla seconda gli aspetti progettuali, ai fini della rispondenza del nuovo impianto alle prescrizioni di legge. Una volta deliberata la sostituzione, il condominio, e per esso l'amministrazione, deve provvedere a tutte le opere necessarie, tranne quelle rientranti nella disponibilità dei singoli condomini, perché questi, sia pure dissenzienti, possano provvedere ad allacciare le varie unità immobiliari al nuovo sistema di alimentazione.

Riscaldamento centralizzato: validità della delibera e relazione tecnica di conformità



Sostituzione dell'impianto di riscaldamento centralizzato, validità della delibera, relazione tecnica di conformità

Cass. civ., sez. II, 20 febbraio 2009, n. 4216

Nel caso in cui l'assemblea deliberi - a maggioranza delle quote millesimali ed in conformità agli obiettivi di risparmio energetico di cui alla legge n. 10 del 1991 -, la sostituzione dell'impianto di riscaldamento centralizzato a gasolio con autonomi impianti a gas metano, non occorre, ai fini della validità della delibera, che questa sia corredata del progetto e della relazione tecnica di conformità, poiché la legge distingue la fase deliberativa da quella attuativa, attribuendo alla prima la mera valutazione di convenienza economica della trasformazione ed alla seconda gli aspetti progettuali, ai fini della rispondenza del nuovo impianto alle prescrizioni di legge. Una volta deliberata la sostituzione, il condominio, e per esso l'amministrazione, deve provvedere a tutte le opere necessarie, tranne quelle rientranti nella disponibilità dei singoli condomini, perché questi, sia pure dissenzienti, possano provvedere ad allacciare le varie unità immobiliari al nuovo sistema di alimentazione.

Decreto flussi: le istruzioni per le domande di nulla osta per il lavoro in somministrazione

Le agenzie per il lavoro possono fare domanda di nulla osta per l’ingresso di lavoratori non comunitari per motivi di lavoro in somministraz...